Il progetto ha preso forma in più fasi: la prima tra gennaio e febbraio, quando i quattro artisti hanno svolto la residenza all’interno delle famiglie che hanno deciso di aprire le loro abitazioni e la loro quotidianità al dialogo con l’arte.
A casa La Dolcetta è stata ospite Paola Anziché, mentre Andrea Nacciarriti ha convissuto con la famiglia Dogliani, a seguire Hannes Egger a casa Basilotta e Laura Renna che è stata accolta da Giampiero Bombelli.
La seconda fase, a partire da marzo, durante la quale gli artisti hanno prodotto un intervento artistico inedito, appositamente ideato per gli spazi domestici.
Spazio, tempo e cambiamento, sono le parole chiave di un’edizione particolare, chiamata a confrontarsi – da un punto di vista tanto concettuale quanto organizzativo – con l’emergenza sanitaria da COVID-19.
A space to live in a time of change. È questo il titolo della residenza 2020. Concept e traccia che il curatore ha indicato agli artisti ben prima della recente emergenza sanitaria globale.
Invitati a riflettere sulla percezione di una crisi climatica indotta, sul modo in cui essa agisce sul nostro vissuto emotivo — condizionando pensieri, esistenza e quotidianità — A space to live in a time of change nasceva, originariamente, come occasione per indagare il grado di consapevolezza su tale fenomeno e sull’impatto che un mondo in costante cambiamento induce negli equilibri del microcosmo famigliare.
La pandemia da COVID-19 non è stata semplicemente una coincidenza temporale, in grado di trasformare il concept della residenza in laboratorio fisico di sperimentazione forzata, bensì, l’occasione per sottolineare la natura inscindibile delle relazioni tra genere umano e ogni altra specie che abita il Pianeta Terra. Alla luce degli eventi che si sono verificati nel corso della residenza, gli artisti hanno dunque riletto i propri interventi, reinterpretando il concept secondo una lettura aggiornata.
Hannes Egger presenta un lavoro che si sviluppa attorno a due concetti emersi dal dialogo con Gimmi Basilotta e la sua compagna Velda: la paura e la responsabilità. L’artista utilizza il linguaggio (scritto, verbale e corporeo) per dare forma a un intervento dal carattere performativo, in linea con la natura della sua consueta pratica artistica e con il clima culturale della famiglia ospitante.
L’opera di Paola Anziché mescola invece la propria ricerca con la scoperta di un nuovo materiale naturale, avvenuta in occasione della residenza e grazie alla relazione con Marco La Dolcetta, apicoltore e conoscitore dell’affascinante mondo delle api. L’artista propone infatti un’installazione che è stata realizzata con trame di tessuto imbevute nella cera fusa. Il lavoro si presenta agli occhi dello spettatore come un organismo sospeso, simile a un alveare, la cui aura e il cui profumo sono strumenti dalle proprietà curative.
L’intervento che Andrea Nacciarriti ha concepito per l’abitazione della famiglia Dogliani, analizza poi il senso di protezione che associamo a un luogo come la nostra casa, malgrado l’irrimediabile fragilità e precarietà a cui, con essa, siamo inevitabilmente sottoposti. L’artista espande la riflessione allo spazio cosmico che ci circonda e all’universo digitale e naturale nel quale siamo immersi, portandoci a rileggere il significato del nostro essere parte del mondo.
Infine, Laura Renna, la cui esperienza di convivenza è avvenuta nella casa di Giampiero Bombelli. L’artista rilegge l’esperienza del viaggio nella natura e, portando il paesaggio all’interno del contesto domestico, immagina nuove possibilità di viverla in situazioni di limitazione allo spostamento fisico.
Le tele che l’artista sospende all’interno del soggiorno sono l’immagine pittorica di “luoghi” vegetali. Spazi fittizzi che ci permettono di passeggiare all’interno di un prato o di camminare nel bel mezzo di un bosco, portandoci nuovamente a riflettere sul concetto di Natura e sul nostro rapporto con essa.
Venerdì 18 (dalle 18:30 alle 20:00), sabato 19 e domenica 20 (dalle 17:00 alle 19:00), gli interventi ideati dai quattro artisti, saranno presentati al pubblico attraverso una modalità in linea con le disposizioni di sicurezza vigenti.
L’accesso alle abitazioni e la scoperta delle opere che sono state create, saranno infatti consentiti con visita guidata di 10 visitatori alla volta, previa prenotazione sul sito www.art-ur.it o via mail info@art-ur.it.
Ingresso libero con visita guidata con prenotazione obbligatoria
Per informazioni:
www.art-ur.it
info@art-ur.it
Facebook @associazioneArtur
Instagram @associazioneArtur
L’iniziativa è organizzata e promossa dall’associazione Art.ur, con la curatela di Andrea Lerda
con il patrocinio del Comune di Cuneo
con il contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRC e della Fondazione CRT
comunicato stampa (opening)
invito
cartolina
locandina
protocollo covid